Nel linguaggio comune, spesso si utilizzano i termini esequie e funerale come se fossero sinonimi. Tuttavia, esistono alcune differenze che vale la pena conoscere, specialmente in un momento delicato come quello della perdita di una persona cara. In questo articolo vogliamo fare chiarezza sul significato dei due termini e su come vengono utilizzati nel contesto dei riti funebri.
Cosa si intende per “funerale”?
Il funerale è la cerimonia con cui si dà l’ultimo saluto a una persona defunta. Può essere di natura religiosa o laica, e comprende tutti gli aspetti organizzativi: dalla preparazione della salma alla celebrazione vera e propria, fino alla sepoltura o alla cremazione. Il funerale è quindi un evento ben definito, con tempi, spazi e modalità precise che variano anche in base alla cultura e alla religione.
Cosa sono invece le “esequie”?
Il termine esequie ha un significato più ampio e solenne. Deriva dal latino exsequiae, e fa riferimento all’insieme dei riti funebri che accompagnano il defunto verso la sua ultima dimora. Le esequie comprendono quindi non solo il funerale, ma anche i momenti precedenti e successivi: la veglia, le preghiere, le commemorazioni e ogni altra manifestazione del lutto.
Esequie e funerale: differenze principali
La principale differenza tra esequie e funerale è che il primo è un termine più formale e generico, mentre il secondo è più pratico e specifico. In sintesi:
- Il funerale è la cerimonia vera e propria.
- Le esequie includono tutti i riti e i momenti legati all’addio al defunto.
Comprendere queste distinzioni può aiutare a scegliere le parole giuste e a vivere con maggiore consapevolezza ogni fase del lutto.
Presso Ferroni e Salomoni ci impegniamo ogni giorno ad accompagnare le famiglie in ogni aspetto delle esequie e del funerale. Offriamo un servizio completo, discreto e personalizzato, per onorare nel modo più dignitoso possibile la memoria della persona cara, contattaci.